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Vancouver 2010, Olimpiadi Invernali

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butterfly_flea
view post Posted on 16/12/2009, 22:23




CI SIAMO...DESTINAZIONE VANCOUVER 2010!!


I XXI Giochi olimpici invernali si svolgeranno a Vancouver (Canada) dal 12 al 28 febbraio 2010. Nella stessa località si svolgeranno i X Giochi Paralimpici invernali dal 12 al 21 marzo 2010.

Si tratta della terza manifestazione olimpica a svolgersi in territorio canadese, dopo Montreal 1976 e Calgary 1988.

Seguendo la tradizione olimpica, l'allora sindaco di Vancouver, Sam Sullivan, ha ricevuto la bandiera olimpica alla conclusione della cerimonia di chiusura dei Giochi di Torino 2006. Questa bandiera venne issata il 28 febbraio 2006 in una speciale cerimonia. L'evento sarà ufficialmente aperto dal governatore generale Michaëlle Jean.

Il 28 novembre 2006, il Comitato olimpico internazionale ha deciso di includere lo skicross nel programma di queste olimpiadi.

I Giochi si svolgeranno al BC Place Stadium, che è uno stadio polivalente situato a Vancouver. Costruito nel 1983 in occasione dell'Expo 1986, ospita le partite di casa dei British Columbia Lions. Ospiterà anche le cerimonie di apertura e di chiusura dei XXI Giochi olimpici invernali. Al di fuori dello stadio, vi sono due monumenti commemorativi dedicati al maratoneta Terry Fox e allo sprinter due volte campione olimpico Percy Williams.

Il programma olimpico prevede 15 competizioni e sono:

Biathlon
Bob
Combinata nordica
Curling
Freestyle
Hockey su ghiaccio
Pattinaggio artistico
Pattinaggio di velocità
Salto con gli sci
Sci alpino
Sci di fondo
Short track
Skeleton
Slittino
Snowboard

Ed ecco gli azzurri che vi parteciperanno:

BIATHLON

Mattia Cola - Christian De Lorenzi - Roberta Fiandino - Katja Haller - Christian Martinelli - Michela Ponza - René Vuillermoz - Markus Windish

BOB

Simone Bertazzo - Jessica Gillarduzzi - Sergio Riva - Samuele Romanini - Danilo Santarsiero - Fabrizio Tosini - Giulio Zardo

COMBINATA NORDICA

Armin Bauer - Davide Bresadola - Giuseppe Michielli - Daniele Munari - Lukas Runggaldie

PATTINAGGIO DI FIGURA

Paolo Bacchini - Anna Cappellini - Samuel Contesti - Federico Degli Esposti - Nicole Della Monica - Federica Faiella - Yannick Kocon - Carolina Kostner - Luca Lanotte - Massimo Scali - Marika Zanforlin - Karel Zelenka

PATTINAGGIO IN VELOCITA'

Matteo Anesi - Marco Cignini - Jan Daldossi - Enrico Fabris - Chiara Simonato - Luca Stefan

SALTO CON GLI SCI

Sebastian Colloredo - Andrea Morassi

SCI ALPINO

Camilla Alfieri - Massimiliano Blardone - Federica Brignone - Daniela Ceccarelli - Chiara Costazza - Irene Curtoni - Cristian Deville - Florian Eisath - Elena Fanchini - Nadia Fanchini - Peter Fill - Giulia Gianesini - Nicole Gius - Werner Heel - Christof Innerhofer - Denise Karbon - Daniela Merighetti - Manfred Moelgg - Manuela Moelgg - Alexander Ploner - Giuliano Razzoli - Lucia Recchia - Giorgio Rocca - Alberto Schieppati - Johanna Schnarf - Davide Simoncelli - Wendy Siorpaes - Patrick Staudacher - Verena Stuffer - Patrick Thaler - Stefan Thanei

SCI DI FONDO

Valerio Checchi - Antonella Confortola - Giorgio Di Centa - Arianna Follis - Magda Genuin - David Hofer - Florian Kostner - Marianna Longa - Karin Moroder - Fabio Pasini - Renato Pasini - Pietro Piller Cottrer - Clara Roland - Fabio Santus - Fulvio Scola - Sabina Valbusa - Cristian Zorzi

SCI FREESTYLE

Massimiliano Iezza - Giacomo Matiz - Karl Heinz Molling - Deborah Scanzio

SHORT TRACK

Nicolas Bean - Yuri Confortola - Arianna Fontana - Cecilia Maffei - Lucia Peretti - Claudio Rinaldi - Nicola Rodigari - Roberto Serra - Martina Valcepina - Katia Zini

SKELETON

Teresita Bramante - Maurizio Drocco - Giovanni Mulassano - Maurizio Oioli - Alberto Polacchi - Costanza Zanoletti - Marco Zoccolan

SLITTINO

Peter Hans Fishnaller - Sandra Gasparini - Patrick Gruber - Oswald Haselrieder - Wilfried Huber - David Mair - Christian Oberstolz - Gerhard Plankensteiner - Reinhold Rainer - Patrick Schwienbacher - Armin Zoeggeler

SNOWBOARD

Raffaella Brutto - Giorgio Ciancaleoni - Vanessa Cusini - Meinhard Erlacher - Jessica Eschgfaeller - Roland Fischnaller - Rudy Galli - Marion Leitner - Simone Malusà - Luca Matteotti - Manuel Pietropoli - Stefano Pozzolini - Federico Raimo - Carmen Ranigler - Alberto Schiavon


Per il calendario delle gare...andate quì
 
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abnh
view post Posted on 17/12/2009, 18:10




danke ^^
 
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abnh
view post Posted on 16/2/2010, 22:02




I giochi di Vancouver iniziano sotto il peggior segno: il giorno della cerimonia di apertura perde la vita il georgiano Nodar Kumaritashvili, 21 anni, durante le prove della gara di slittino.

Incidente nelle prove, muore il georgiano Kumaritashvili
Drammatico incidente nelle prove delle gare di slittino dei giochi olimpici invernali di Vancouver: il 21enne georgiano Nodar Kumaritashvili è morto in seguito all'uscita di pista nell'ultima curva parabolica in zona d'arrivo, dopo aver sbattuto violentemente contro un palo della struttura dell'impianto. I soccorritori del settore medico sono intervenuti con celerità, effettuando un massaggio cardiaco, ma invano.

Vancouver: atleta morto, salma verso casa
La salma di Nodar Kumaritashvili, il 21enne slittinista morto in un tragico incidente durante la prova di venerdì scorso, ai Giochi Invernali di Vancouver, è in volo verso la Georgia. Oggi in Canada si è celebrata una cerimonia privata, presenziata da una quarantina di persone tra cui il capo del Vanoc John Furlong, tra coloro che poi hanno portato la bara, e alcuni rappresentanti del Cio. A guidare la delegazione olimpica georgiana il ct e zio di Kumaritashvili, Felix. La salma è stata poi scortata fino all'aeroporto internazionale di Vancouver da dove volerà verso la Georgia, accompagnata dal presidente del comitato olimpico di Tblisi, Gia Natsvlishili.


Nodar Kumaritashvili (Borjomi, 25 novembre 1988 – Whistler, 12 febbraio 2010) è stato uno slittinista georgiano, morto nella pista di slittino dei Giochi olimpici invernali di Vancouver 2010 nel giorno inaugurale della manifestazione.
Aveva gareggiato in gare di Coppa del Mondo a partire dalla stagione 2008/2009, quando era arrivato 55º in classifica generale. L'anno seguente è stato chiamato a rappresentare il suo Paese ai Giochi olimpici invernali di Vancouver.
In Canada, durante una prova di gara tenuta poche ore prima dalla cerimonia inaugurale, ha perso il controllo dello slittino ed è andato a urtare violentemente contro un palo di metallo situato a bordo pista a una velocità di circa 145 km/h. Gli immediati soccorsi, il casco, e il trasporto in ospedale non sono bastati a salvargli la vita e la sua morte è stata confermata un'ora e mezza dopo da un rappresentante del CIO.[2] Già in precedenza alcune squadre di slittino avevano sollevato preoccupazioni circa la sicurezza degli atleti, che superano regolarmente i 147 km orari durante la discesa, anche se l'incidente di Kumaritashvili è avvenuto in un angolo della pista che non era stato identificato come una zona di pericolo.
Kumaritashvili è il terzo atleta a perdere la vita durante i Giochi olimpici invernali.
 
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abnh
view post Posted on 19/2/2010, 13:53




SCI - DISCESA LIBERA FEMMINILE

Eurosport - mer, 17 feb 20:59:00 2010
Vancouver 2010 - La Vonn non delude e si tinge d'oro
Lindsey Vonn ha trionfato in discesa libera vincendo la medaglia d'oro. Grande prova per l'americana che si mette alle spalle la connazionale Julia Mancuso. Bronzo per l'austriaca Elisabeth Goergl


Lindsey Vonn e Julia mancuso. Una rivalità che parte dall'esordio. All'inizio della loro carriera si parlava solamente di Julia perché era la migliore delle due in pista ed era anche quella più ricercata dai giornali. Poi la svolta, Lindsey ha iniziato a vincere ed ha offuscato la stella di Julia che non ha più ritrovato grossi risultati. Oggi però è stata una giornata di festa per entrambe.
Lindsey era la favorita indiscussa e da grande campionessa qual è, ha trionfato con il tempo di 1'44.19, ovvero 56centesimi meglio della sua connazionale e 1"46 sulla bravissima Elisabeth Goergl che era partita con il numero 5. E' la prima medaglia olimpica per l'austriaca che ha vissuto una stagione non entusiasmante. Andrea Fischbacher invece ha mancato il podio per appena 3 centesimi.
Anja Paerson in pista era in lizza per un posto sul podio. La svedese però nell'ultimo salto sbaglia e quando atterra non riesce a rimanere in piedi rovinando a terra a velocità piena. Per fortuna non riporta conseguenze. Lei lo aveva detto nei giorni scorsi: "Ho paura dell'ultimo salto". Tanti errori e troppe cadute perché a causa del maltempo non si è potuto provare a sufficienza e le ragazze sono state lanciate a 110 Km/h senza conoscere abbastanza i passaggi insidiosi del tracciato. Malissimo Maria Riesch, ottava a 2"07 dall'amica Vonn.
Le italiane: La migliore alla fine sarà Lucia Recchia a 2"31 dalla Vonn mentre Johanna Schnarf è 20esima. Fuori invece sia Daniela Merighetti che Elena Fanchini.

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SCI - SLALOM SPECIALE FEMMINILE

Eurosport - gio, 18 feb 22:35:00 2010
Vancouver 2010 - La Vonn inforca, oro alla Riesch
La tedesca si è messa alle spalle la sorprendente americana Julia Mancuso e la svedese Anja Paerson mentre Lindsey Vonn ha inforcato dicendo così addio al sogno dell'en plein


Il metallo più prezioso dunque alla Riesch che nella manche di discesa aveva fatto una grande impressione. Secondo posto e solo 33 centesimi di ritardo dalla solita Vonn che sembrava lanciata verso un'altra vittoria. La tedesca però è sembrata una sciatrice diversa rispetto a quella che abbiamo visto nellla discesa di ieri. Con molta più determinazione e convinzione nei propri mezzi è riuscita a guadagnare una medaglia che meritava.
L'argento finisce al collo, come già accaduto ieri in discesa, di Julia Mancuso che dopo tempo immemore senza più risultati importanti si è ricordata di essere campionessa olimpica di Torino 2006 in gigante e proprio nel momento fondamentale della stagione tira fuori il meglio di sé. Nella prima prova veloce è terza e forse lo sarebbe rimasta se la sua rivale e connazionale Linsdey Vonn, non avesse inforcato a metà tracciato lasciando il posto sul podio per il bronzo alla coraggiosissima Anja Paerson. La svedese nella discesa di ieri era caduta sull'ultimo salto rischiando di farsi davvero male e oggi sulla stessa pista guadagna una terzo posto che vale quanto un primo.
Ci si aspettava sicuramente di più dalla prova di Kathrin Zettel. L'austriaca in slalom non è stata capace di fare davvero la differenza finendo a 31 centesimi dal podio. Per l'Italia ci si consola con il buon piazzamento di Johanna Schnarf, ottava.
DICHIARAZIONI: "Mi ha fatto un gran male alla tibia", ha commentato amara Lindsey Vonn dopo la caduta parlando della gamba infortunatasi nei giorni scorsi in allenamento. L'oro in discesa le aveva fatto sparire ogni dolore: la caduta in slalom, quando pareva che avesse il secondo oro a portata di mano, glielo ha fatto tornare. "Adesso spero che il giorno di pausa che ho davanti mi faccia star meglio", ha aggiunto pensando all'appuntamento con il supergigante di sabato, altra gara in cui Lindsey corre per l'oro. Julia Mancuso era invece felice come una bimba già da quando era certa di aver vinto il bronzo che poi, caduta Lindsey, è diventato argento. E l'italo-americana si è messa a ballare davanti al pubblico - ed alle tv - con gli sci ai piedi sino a cadere sulla neve: "E' il ballo di Julia". Un po' delusa è ovviamente Johanna Schnarf: "Mi aspettavo di più dallo slalom, ma non ho mai trovato il ritmo giusto. Poteva saltar fuori un piazzamento migliore".

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abnh
view post Posted on 19/2/2010, 14:26




PATTINAGGIO ARTISTICO MASCHILE
Eurosport - ven, 19 feb 07:13:00 2010
Vancouver 2010- Lysacek a sorpresa, Plushenko secondo
Clamoroso colpo di scena nella gara di pattinaggio artistico individuale maschile con l'americano, campione mondiale in carica, pattina al meglio e si mette alle spalle Plushenko, protagonista di qualche imprecisione che gli costa l'oro. Stati Uniti nuovamente al top dopo 22 anni...

La caduta dello zar: si diceva proprio l'altro ieri, al termine del programma corto che l'imbattibile Plushenko, poteva essere battuto solo da Plushenko stesso, da un qualche suo errore. E in effetti è andata così anche se non completamente: il grande protagonista di Torino 2006, l'uomo più atteso di questa edizione della rassegna olimpica di pattinaggio su ghiaccio, è stato battuto anche da un avversario, l'americano Evan Lysacek che è riuscito ad alzare un livello artistico già altissimo durante il programma corto (aveva un ritardo di 0.55 punti sul russo) presentando un programma libero splendido, eseguito in modo molto fluido, continuo, senza errori né incertezze.
Il carisma di Plushenko, la sua 'aura', stavolta non hanno fatto differenza e hanno consentito a Lysacek (miglior performance della sua carriera) di diventare il primo americano a vincere una medaglia d'oro olimpica nel pattinaggio da quando nel 1988 Brian Boitano a Calgary sconvolse tutti, forse anche se stesso, scrivendo la storia e cancellando dalla leggenda la Russia.
E' un po' quello che è successo anche a Vancouver: Plushenko, l'ultimo a scendere sul ghiaccio, è stato grandioso... come sempre del resto: ma non perfetto. Ha 'stompato' un po' il primo salto importante, un toe loop quadruplo risultando sostanzialmente un po' opaco su alcuni elementi tecnici, che in teoria dovevano essere uno dei suoi punti di forza. Gli elementi di transizione, il 'collante' tra una figura e l'altra che poco piacciono a Plushenko e che sono adesso un valore sostanziale della valutazione generale, non sono stati il vero motivo della sua sconfitta. Lysacek lo ha battuto proprio sul suo terreno; sulla tecnica.
Impressionante l'attesa per il punteggio finale. Con Plushenko seduto di fronte al monitor della giuria in attesa del verdetto, e Lysacek già in tuta negli spogliatoi attorniato da allenatori e amici (c'erano anche le due medaglie d'oro di coppia Shen Xue e Zhao Hongbo) tutto il Pacific Coliseum ha trattenuto il respiro. E quando è uscito il punteggio, e Plushenko si è lasciato andare a un moto di soddisfazione, ha impiegato qualche secondo (un po' come tutti) per capire qual era la notizia: aveva perso...
Dopo quel fatidico istante per realizzare l'impresa Lysacek è esploso in un urlo di gioia mentre Plushenko, come un re appena destituito ma che sa di aver qualcosa da farsi perdonare, ha sorriso, salutato la folla e lasciato la scena.
Lysacek, campione del mondo in carica, ha chiuso con 257.67 punti, 1.31 davanti al russo, abbondantemente davanti al russo con il giapponese Takahashi (prima medaglia giapponese nella storia dei giochi per il figure skating) a conquistare una meritatissima medaglia di bronzo. Quarto lo svizzero Lambiel, quinto il prodigio di casa, il canadese Patrick Chan (19 anni).
Lysacek riporta gli Stati Uniti al vertice del pattinaggio mondiale: "Ho fatto del mio meglio - dice l'americano, quarto a Torino e alla sua prima medaglia olimpica in senso assoluto - ero venuto qui per fare del mio meglio e l'ho fatto. Adesso so anche di aver davvero realizzato un'impresa incredibile".
Incredibile... forse anche per Plushenko a fine gara.
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Evan su Twitter dopo la gara: I can't believe it!!! Thank You to everyone who helped me get here. I'm the OLYMPIC CHAMPION!!!! (Non ci posso credere!!! Grazie a tutti quelli che mi hanno aiutato ad arrivare fin qui. Sono il campione olimpico!!!)

ragazze stamattina mi sono alzata alle 5 per vedere la finale del pattinaggio... Lysacek è stato veramente fenomenale, un programma perfetto, pulito sia sui salti che nella parte artistica. Io in realtà tifavo per Lambiel che come sapete è il mio preferito (Plushenko mi sta antipatico :P), ma è stato abbastanza impreciso nei salti ed è finito quarto.... vittoria strameritata per Evan Lysacek!!





ven, 19 feb 10:32:00 2010
Plushenko su Lysacek: "E' danza, non pattinaggio"

Doveva essere la notte del re. Quella che avrebbe dovuto incoronarlo campione olimpico per la seconda volta, compiendo un'impresa che mancava dal 1952. Un americano, Evan Lysacek, però, gli ha rubato lo scettro e lui si è dovuto accontentare del secondo posto. Un argento che equivale ad una sconfitta per Evgeni Plushenko. Anche una beffa visto che, proprio Lysacek il famoso "quadruplo" nemmeno lo aveva nel programma. "Accetto la sconfitta, così era scritto - ha detto il russo a fine gara - Un campione olimpico che non fa un salto quadruplo...Non lo so...Per me non è pattinaggio di figura. E' danza".
Non ci va sul leggero Plushenko ma da campione, può anche permetterselo. Coreografie e volteggi vertiginosi non hanno nulla a che vedere con i salti, secondo il russo. "Credo che abbiamo bisogno di cambiare il sistema di giudizio, perchè un quadruplo è un quadruplo", ha ribadito il pattinatore. "Il quadruplo rappresenta esattamente il motto olimpico: più veloce, più in alto, più forte", aveva detto l'allenatore di Plushenko, Alexei Mishin, nei giorni scorsi. Ma i giudici dei Giochi canadesi hanno preferito l'estro di Lysacek e allo "zar" adesso, non rimane che decidere: restare o lasciare.
"Non so cosa dire adesso, ero sicuro di vincere. Non ero pronto a pattinare bene e perdere - ha detto Plushenko - E' evidente che il sistema di giudizio è cambiato. Comunque sono contento di essere tornaro in pista e ringrazio Dio, il mio coach, la mia famiglia e mia moglie che mi hanno supportato in questo percorso". Plushenko era tornato a gareggiare lo scorso anno, dopo tre anni e mezzo. Oro a Torino 2006, il russo ha conquistato l'oro ai nazionali in dicembre e agli Europei a Tallinn il mese scorso. Ieri sera è uscito sconfitto dal Pacific Coliseum, ma a testa alta e salutando il pubblico con la fierezza di chi dice: "Non vi libererete di me!"
 
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abnh
view post Posted on 24/2/2010, 16:44




Eurosport - mer, 24 feb 07:13:00 2010

Vancouver 2010 - Carolina, solo settima; splende la Yu-Na

Prova non del tutto convincente della Kostner nel corto femminile: il suo 63.02 la pone decisamente al di sotto delle aspettative ma anche della soglia per l'ingresso al podio. Quasi perfetta la coreana Kim Yu-Na, splendida anche la Rochette, terza nonostante la morte della madre (due giorni fa)


Non è andata come speravamo: e sicuramente non è andata come sperava Carolina, che seduta sul banco in attesa del verdetto della giuria si è limitata a poche frasi e a qualche saluto di circostanza (uno destinato mamma e uno anche per il fidanzato, la medaglia d'oro di Pechino Alex Schwazer): poi, guardando il suo punteggio, il suo commento è stata una smorfia muta, ma molto esplicativa.
Giuria di manica corta? No, per una volta la giuria è sembrata anzi piuttosto indulgente nei confronti delle pattinatrici impegnate nel programma corto: senza perdonare nulla, ma se non altro sottolineando anche le difficoltà delle figure e non solo le imprecisioni.
E difficile, certamente difficile, è stato il programma pensato e portato sul ghiaccio da Carolina: ma anche pasticciato. Con un triplo lutz appoggiato in avanti a terra con entrambe le mani e qualche altra sbavatura che alla fine ha inciso considerevolmente nella valutazione finale: Carolina si presentava con diversi favori del pronostico qui a Vancouver, forse anche troppi dopo la vittoria nell'Europeo di Tallinn e il secondo posto del Mondiale di due anni fa. Diversi addetti ai lavori la consideravano assolutamente in grado di puntare al podio. Carolina è probabilmente la pattinatrice più veloce tra quelle in lizza per una medaglia, e questo non era un fattore da sottovalutare.
In realtà Carolina rispetto a Torino 2006 ha fatto un passo avanti, evitando cadute pesanti, e si è in un certo qual modo confermata rispetto agli Europei visto che comunque è la migliore tra le pattinatrici europee di questo programma corto: ma il 63.02 che la vede settima, preceduta da sei asiatiche o nordamericane, non è certamente soddisfacente, e costringerà la valgardenese a un programma lungo che dovrà essere praticamente quasi perfetto per sperare nel podio.
Perfetta lo è stata la coreana Kim Yu Na, lucidissima e molto tonica nella sua interpretazione: non un'indecisione da parte della coreana, 19 anni e campionessa del mondo in carica.
Il Pacific Coliseum di Vancouver le ha tributato un applauso molto generoso e convinto, sottolineando quasi con un'ovazione il punteggio di 78.5 che le vale il record mondiale e che le consentirà di entrare per ultima sul ghiaccio nella prova in programma giovedì.
Alle sue spalle, quasi cinque punti al di sotto, la giapponese Mao Asada (73.78) e la canadese Joannie Rochette (71.36) protagonista di una prova convincente dopo la drammatica vicenda familiare che la vede pattinare alle Olimiadi due giorni dopo la morte della madre. Commovente il momento nel quale Joannie si è sciolta in un pianto dirotto al termine di un'esibizione comunque notevole, che le vale il suo personal best. La giapponese Mikki Ando, campionessa del mondo 2007, è quarta seguita dalle teen ager americane Rachael Flatt (17 anni) e Mirai Nagasu (16).
Carolina chiude il corto con un punteggio lontanissimo dalla prima posizione (quindici punti e passa) ma anche dal podio (oltre otto punti). Il quarto posto è più vicino, ma di legno ne abbiamo abbastanza da aprire una falegnameria.

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butterfly_flea
view post Posted on 25/2/2010, 15:09




Grazie, sei grandiosa *-*
 
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abnh
view post Posted on 26/2/2010, 11:32




Eurosport - ven, 26 feb 09:08:00 2010
Vancouver 2010 - Un vero disastro per Carolina Kostner
Altra delusione per l'Italia alle Olimpiadi di Vancouver: nel pattinaggio di figura Carolina Kostner cade diverse volte e chiude solo 16esima, molto peggio di Torino, dove si era piazzata nona. "Ma io non voglio arrendermi, non posso così perchè me lo merito. Non sono balle, il talento è vero"


COREA DA RECORD...ALTRO CHE PLUSHENKO! La coreana Yu Na Kim ha vinto la medaglia d'oro del pattinaggio di figura femminile ai Giochi di Vancouver con il punteggio record di 228.56 (personal best e record del mondo). L'argento è andato alla giapponese Mao Asada (205.50) davanti alla canadese Joannie Rochette, bronzo con 202.64. La disastrosa Olimpiade di Carolina Kostner si chiude con il sedicesimo posto, molto peggio di Torino, dove si era piazzata nona.
E ADESSO CHI SOSTERRA' CAROLINA? "E' una grande delusione, da lei ci aspettavamo grandi cose". Il presidente del Coni non ha più parole per parlare dell'Olimpiade storta dell'Italia e della disastrosa gara di Carolina Kostner "Era campionessa europea - ha detto Petrucci, lasciando il palazzetto del ghiaccio di Vancouver - nessuno poteva dubitare delle sue capacità. Devo sempre rispettare l'atleta, mi metto nei suoi panni, per capire l'immensa delusione. Non posso rimproverarle nulla, è la legge dura dell'Olimpiade. A me dispiace perché è una bellezza rara quando danza, ma il punteggio parla chiaro". Quanto al sostegno che il Coni continuerà a dare alla pattinatrice, che lo scorso anno ha deciso di andare in America ad allenarsi, il presidente del Coni non si è pronunciato: "Nel momento che brucia non si può parlare di certe cose, ripeto capisco il suo dramma e mi dispiace davvero tanto".
KOSTNER IN DISCESA LIBERA: L'azzurra, nella prova del libero, è caduta diverse volte, commettendo molti errori totalizzando un punteggio molto basso (151.90) che la allontana ancora di più dal settimo posto con cui aveva concluso la prova del corto. "Non sapete quanto male fa, e quanto è difficile dopo una serata così fare l'inchino davanti al pubblico - ha detto l'azzurra con la voce rotta dal pianto, mentre ancora è in corso la gara che assegna le medaglie - Ma io non voglio arrendermi, non posso così perchè me lo merito e se lo merita la gente a cui voglio far vedere quanto bene so pattinare. Non sono balle, il talento è vero. Il mondo non si ferma a stasera, bisogna rialzarsi".
ROCHETTE DOCET... : E chi è riuscita a rialzarsi è la canadese Rochette che, a due giorni dalla morte della madre decide di non arrendersi e riesce a chiudere in terza posizione il programma corto, bissando l'ottimo risultato anche nel libero con un'esibizione ricca di qualità e grande coraggio, specie dopo i record raggiunti dal talento giapponese e la standing ovation alla coreana esibitesi poco prima di lei.

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Yu Na Kim subito dopo il programma
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abnh
view post Posted on 26/2/2010, 13:06




CITAZIONE (butterfly_flea @ 25/2/2010, 15:09)
Grazie, sei grandiosa *-*

^^
 
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abnh
view post Posted on 27/2/2010, 23:50




27 febbraio
Slalom speciale: Italia finalmente d'oro con super-Razzoli

22 anni esatti dopo Tomba (Calgary, 27 febbraio 1988), Giuliano Razzoli regala all'Italia un oro olimpic nello slalom speciale. Il 25enne emiliano ha conquistato il primo oro azzurro in queste Olimpiadi di Vancouver, grazie a un'ottima seconda manche che gli ha permesso di difendere il primato conquistato nella prima discesa. Dietro di lui il Croato Ivica Kostelic (argento) e lo svedese Andre Myhrer (bronzo). Settimo Manfred Moelgg.

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Edited by abnh - 28/2/2010, 17:41
 
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9 replies since 16/12/2009, 22:23   847 views
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